giovedì 7 giugno 2012

Combattere la paura alla fine non è tutto "perchè anche nell'assenza di paura il pericolo persiste. Persiste. Si può migliorare nel gestirlo, nell'affrontarlo.  "Per scappare bisogna avere un posto dove andare. Quello che mi interessa piuttosto è restare: la conquista della paura. Nascondersi, confrontarsi, esorcizzare, vergognarsi, tremare e alla fine avere paura della paura stessa. Questo è il mio tema. Questo, credo, è il tema.
Louise Bourgeois.

A chi mi chiede di "Cuore di soldato".
"Cuore di soldato" è un viaggio attraverso la storia del disturbo post traumatico e i racconti di chi "lo ha vissuto"..vuole essere non solo occasione di riflessione su un male di vivere di cui si parla poco, ma anche un punto di partenza per smuovere le coscienze verso una formazione dovuta e necessaria. Una formazione delle emozioni. Una formazione fatta non solo di procedure organizzative, di armi da imbracciare e di divise indossate ma che guardi ai vissuti, all'essere, alla capacità di far fronte ad eventi critici. Ho conosciuto uomini valorosi ritornare al loro lavoro dopo essersi trovati faccia a faccia con la morte e la disperazione.
Questo vuole essere... uno sguardo che va oltre, che sostiene le capacità di provare emozioni, di esaltare la funzione dei vissuti emotivi come armatura contro il male di vivere che consegue a un trauma subito. Vuole essere uno scritto per e al fianco degli operatori dell'emergenza, e dei militari promotori di pace, che mettono la loro vita al servizio di condizioni di criticità e anche di guerra. La conoscenza dei fenomeni psicologici deve essere sostenuta e non sepolta nè dimenticata in favore di chi ha scelto l'emergenza e difende i valori di pace e di sicurezza come passione di vita e la sua vita, a volte, purtroppo, ha finito per lasciare nelle mani di eventi imprevedibili. E' uno sguardo sul percorso complesso ed articolato che il trauma disegna dentro l'uomo, colpendo il cuore e la mente, permeando il substrato biologico, modificando il materiale mnestico e, destabilizzando il senso primario delle emozioni. Formare prima gli uomini che con molta probabilità vivranno eventi critici. Sostenerli durante il loro lavoro, mentre fremono nella preparazione. Dargli spazio dopo, quando l'evento ha perso il suo potere mediatico e si ritrovano nelle loro case a ricostruire la quotidianità. Questo affinchè un numero sempre minore di uomini e donne si possano perdere nei labirinti del dolore. Questo e molto altro è "Cuore di soldato"......
L'espressione delle emozioni è un processo complesso, molto intimo e profondo che richiede un equilibrio tra mente e cuore, in cui la prima lascia spazio per il reale svelamento dell'altro. Rabbia, tristezza, vergogna, senso di colpa non sono solo parole, sono forme misteriose che hanno occhi, mani, piedi..un corpo che nell'aria vibra e fa risplendere di luce ciò che lo circonda. Pochi sono capaci di questo. 

martedì 5 giugno 2012

Presentazione del libro presso Libreria del Teatro Viterbo 17 giugno 2012 ore 18.00
vi aspettiamo!
Sta per uscire...Cuore di Soldato: Emergenze, traumi e risorse
Bisogna guardarsi per quello che si è anche in ciò che non si ama di sè. 
Quando ci si guarda comincia l'unico dialogo di senso (C. Di Gregorio)

domenica 22 aprile 2012

Siamo come un pozzo profondo alimentato da diverse sorgenti. Pensare che gettare nel pozzo gli eventi di vita traumatici sia sufficiente a dimenticare è un’illusione. Solo scendendo giù nella nostra profondità, affrontando le paure, dando ascolto ai dolori, offrendo la possibilità a noi stessi di accettare che qualcosa di terribile ci ha turbato nella nostra essenza è possibile risalire e alimentare questo pozzo di una linfa nuova e nutriente.

da articolo pubblicato su Newtuscia: Guarire dal trauma. 
http://www.newtuscia.it/interna.asp?idPag=39252